LE FRAZIONI

Nel territorio del Comune di Frontone sono attualmente comprese le frazioni di:
San Savino


Non lontano da Frontone, si distingue da tutte le altre frazioni perché è costituita perlopiù da case sparse.
Gli abitanti sono circa 200 e la maggior parte di loro si dedica all’agricoltura nei campi familiari. Dalla chiesa di San Savino la prima località che si intravede attraverso le Roverelle è Cupe, modesto agglomerato di case in pietra restaurate.
Prendendo la Provinciale 424 in direzione Cagli su ambo i lati notiamo piccoli nuclei e case isolate sparse tra i campi coltivati come ad esempio Calabetta, Piandellolo e Capannacce. Altre abitazioni come Cadimeo e Ca’Giacomo invece, non sono visibili dalla strada e si possono raggiungere attraverso stradine non asfaltate e a volte dissestate.
Dal bivio di San Savino, proseguendo per il Castello, incontriamo sulla destra una stradina che ci conduce alle località Loco e Feo; invece, se continuiamo, dopo centinaia di metri a destra vi è Seriole di fronte alla quale si apre la zona nota con il nome di Fusellara. Anche qui come nelle piccole località precedenti l’utilizzo della pietra è dominante.
Foce e Caprile


Dista circa 1 km dal capoluogo ed è oggi abitata da circa 70 persone, ma nel passato era, forse, la più popolosa frazione del Comune. La metà della popolazione svolgeva il lavoro nei campi, mentre l’altra metà era prevalentemente composta da boscaioli e carbonari. A testimonianza di ciò fino a pochissimi anni fa in località Caprile (piccolo gruppo di case non lontano da Foce) alcuni anziani, seguendo la tradizione, costruivano le carbonaie, un sistema rudimentale per trasformare la legna in carbone. Nell’immediato secondo dopoguerra anche Foce risentì del fenomeno dell’emigrazione: molti giovani lasciarono le loro famiglie per cercare fortuna all’estero. Alcuni di essi valicarono le Alpi per andare a lavorare nelle miniere del Belgio e della Francia; altri si stabilirono nell’America del nord e in Argentina. Agli inizi degli anni ’80 questo piccolo borgo sperò in una ripresa con l’apertura della bidonvia che, partendo dalla località “Gratticiole”, conduce alle piste da sci del Monte Catria. In quegli anni si costruirono residence e mini alloggi da affittare o da vendere ai villeggianti. Oggi la piccola frazione si sta facendo conoscere ai turisti perché fa da cornice alla Rappresentazione del Presepe Vivente. Per l’inagibilità dei locali, causata dal terremoto del settembre 1997, la Rappresentazione fu spostata dal Castello a Foce e da allora, ogni anno, durante il periodo natalizio il piccolo “paese” si trasforma in un villaggio rurale di 2000 anni fa. L’avvenimento è molto sentito dai fociaioli e ad ogni edizione cresce sempre più la richiesta di persone (per lo più frontonesi) che ritornano da varie parti d’Italia non solo per vedere il Presepe, ma per parteciparvi come figuranti. Negli ultimi anni alcune abitazioni sono state ristrutturate e, se durante i lunghi e freddi mesi invernali Foce sembra assopirsi sotto un leggero velo di brina, d’estate si rianima perchè i frontonesi residenti fuori comune non tradiscono il loro luogo d’origine e non mancano di ritornarvi appena possono. Lungo la strada che da Foce conduce alle Gratticiole, punto di partenza della bidonvia, incontriamo tre piccole località: la Casaccia, il Prataccio e il Caprile.
 Buonconsiglio Colombara


È una frazione che si trova lungo la strada provinciale che collega Frontone a Cagli.
Data la topografia, l’espansione è avvenuta lungo questa strada. Tanti abitanti di Buonconsiglio emigrarono negli anni ’60 negli Stati Uniti (con una grande concentrazione a San Francisco) per trovare lavoro. L’unica testimonianza di quest’emigrazione sono gli “ex-voto” nella chiesa di Buonconsiglio e le belle villette o vecchie case ristrutturate, chiuse la maggior parte dell’anno per aprirsi soltanto qualche settimana in estate, quando gli emigrati tornano a casa per vedere i loro parenti. A testimonianza di ciò, dietro la chiesetta di Buonconsiglio troviamo un gruppo di case rimesse a nuovo. Questa zona è chiamata Piole; da qui si possono scorgere le località di Caegge e di Sterpachino. Salendo verso Colombara la vista spazia dal Sasso Simone e Simoncello al Carpegna fino a scorgere, nelle giornate limpide, San Marino con il Monte Titano. Proseguendo, appena passato l’abitato, incontriamo a sinistra una stradina che ci conduce in mezzo ai campi coltivati e alle località
Ca’ d’Ercole e Coldardo. Se prendiamo la strada che dalla frazione conduce al Monte Catria troviamo, poco dopo Buonconsiglio, sulla destra alcune case: Catozzo; poco più avanti sotto la strada vi è, invece, Ca’de Guido, un piccolo borgo che si anima soprattutto d’estate. All’incrocio con la strada che sale alla “Madonna dell’Acquanera” troviamo sulla destra Ca’d’Eusepio e a sinistra, posta più in alto, la località Le Pescare. Lungo la strada che conduce al Santuario notiamo un rudere in mezzo alle sterpaglie è la testimonianza che molti anni fa lì si trovava la località Ca’ Boccone.